Roma insolita
Se avete visitato la Capitale più volte, ecco alcuni angoli curiosi e, talvolta, inquietanti di Roma che vale la pena scoprire. Se avete in programma di venire nella Città eterna per uno dei tanti eventi, ecco dove troverete meno turisti.
Nella centralissima via Veneto, si trova la chiesa di Santa Maria dell’Immacolata Concezione: apparentemente una delle tante splendide chiese barocche della capitale, ma nella sua cripta si conserva un “monumento funebre” unico al mondo. Il convento dei cappuccini aveva usato i sotterranei della chiesa per seppellire le spoglie dei frati sin dalla fine del ‘500, accumulando un enorme quantitativo di ossa e teschi.
Verso la metà del ‘700 tutto questo copioso materiale umano viene usato per decorare in modo macabro e spettacolare le pareti dei 6 ambienti della cripta. Persino il libertino ed eccentrico marchese De Sade rimane colpito da questo mosaico celebrativo della morte, composto dai resti di più di 3.700 persone.
Buco della serratura dell’Ordine di Malta
Già arrivare in Piazza dei Cavalieri di Malta è una conferma di quanto possa essere splendida Roma.
L’ingresso della sede del Priorato di Malta riserva una scoperta sorprendente. Avvicinando l’occhio alla serratura del portone, si scorge un’insolita e spettacolare inquadratura della cupola di San Pietro, incorniciata da un tunnel di vegetazione che si trova in un vialetto del giardino interno.
I mostri del Palazzetto Zuccari
Tra via Sistina e via Gregoriana c’è un palazzo la cui facciata è decisamente curiosa, forse addirittura la più inquietante di Roma.
Le cornici del portone d’ingresso e delle finestre sono delle enormi bocche di mostri spalancate. Uno sfizio architettonico di un famoso artista barocco, Federico Zuccari, che fece costruire la propria abitazione ispirandosi ai mostri di Bomarzo, vicino a Viterbo.
Costruita nel 1600 sotto il cardinale Ludovisi, la Chiesa di S. Ignazio ha una particolarità che sfugge a questi tutti i visitatori: la cupola, in realtà, non è una cupola. Essa non fu mai costruita per mancanza di fondi.
Lo spazio circolare a essa destinato fu utilizzato per dipingere un trompe-l’oeil. Provate a camminare fissando lo sguardo sul lucernario della cupola, ma mano vi accorgerete che è finta.
Una stradina che conduce in piazza Capranica, vicino al Pantheon, conserva traccia del passaggio a Roma del Cavaliere Orlando (quell’Orlando furioso). Più che di una traccia si tratta di una vera e propria sciabolata lasciata dalla sua leggendaria spada, la Durlindana, su una colonna di marmo.
Una volta alla settimana, dopo la messa del sabato sera, i fedeli della Chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova) possono assistere a uno spettacolo molto curioso: il dipinto di Rubens intitolato Angeli adoranti la Madonna Valicelliana che si trova dietro l’altare scompare.
Al suo posto appare un’icona miracolosa della Vergine che si dice essere miracolosa. Con un telecomando il sacrestano fa scendere un dipinto e ne fa salire un altro. L’invenzione è dello stesso Rubens.
Dopo una visita alla splendida Villa Pamphili, a due passi dall’Aurelia Antica, vale la pena arrivare alla vicina via Niccolò Piccolomini che nasconde un segreto. Da qui si gode di una vista impareggiabile della cupola di San Pietro da un punto di osservazione migliore addirittura di quello che si ha dalla piazza antistante la basilica.
Ma ciò che stupisce ancor più è l’effetto: avvicinandosi alla cupola questa sembra rimpicciolirsi, mentre più ci si allontana più si ingrandisce fino a sovrastare le colline intorno.